SECONDO CORSO DI FORMAZIONE ON LINE
ORGANIZZATO DA FONDAZIONE PER
ANTIFASCISMO SI’
Ma cos’è? A cosa serve?
In tutta la storia della Repubblica l’antifascismo ha svolto un ruolo di straordinario rilievo: da un lato come fondamento ideale della costituzione democratica e del sistema dei partiti, dall’altro come forza legittimante della sinistra comunista e parallelamente come elemento ideologico dei movimenti politici di estrema sinistra, per lo meno dal ’68 in poi.
Lo stretto intreccio tra sinistra, in tutte le sue variegate articolazioni, e antifascismo ha impedito che quest’ultimo diventasse la tavola dei valori dell’identità repubblicana e riempisse quei vuoti simbolici di cui ha sempre sofferto la Repubblica, mentre è rimasto attivo come strumento di lotta politica all’interno dello spazio pubblico che doveva inevitabilmente essere caratterizzato dalla presenza del suo antagonista, il fascismo.
Si creava cosi uno degli elementi connotativi del sistema politico italiano, evidenziato da Norberto Bobbio, quando affermò che l’Italia era l’unico perché al mondo in cui ancora c’erano due parti politiche che si fronteggiano usando l’una contro l’altra l’accusa di fascismo e comunismo, due regimi e due ideologie che ormai appartengono alla storia.
Da queste considerazioni sono passati più di venti anni, ma mantengono ancora una straordinaria attualità: la “guerra civile” tra fascismo e antifascismo non sembra ancora finita.Il corso si propone di analizzare nell’arco di un secolo la costruzione storica dell’antifascismo dalle sue origini, fino agli usi pubblici attuali in tre lezioni condotte da Alberto De Bernardi, professore onorario di storia contemporanea dell’Università di Bologna e uno dei massimi studiosi di questo fenomeno.
lez. 1 L’antifascismo all’epoca dei fascismo 1920-1945
lez.2 Antifascismo, costituzione, repubblica
lez.3 L’antifascismo nell’Italia democratica
Relatore:
Alberto De Bernardi
Professore onorario Alma Mater dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Storia contemporanea e Storia Globale.
Ha compiuto numerosi soggiorni di studio a Parigi presso Universitè Paris Diderot 7 e in Portogallo presso l’Università di Coimbra e l’Università di Lisbona.
E’ stato visiting professor presso la Brown University (Providence RI) e l’Ucla (Università della California) di Berkeley.
E’ stato direttore scientifico( 1998-2002) e poi vicepresidente dell’ Istituto Nazionale Ferruccio Parri (2011-2018).
E’ stato presidente dell’Istituto storico per la storia e le memorie del ‘900-Parri Emilia-Romagna (2010-2016).
Ha fondato e diretto le riviste “Società e Storia”, “I Viaggi di Erodoto”, “I Democratici”, “Storicamente”.
E’ presidente di REFAT, Rete internazionale per la studio del fascismo, autoritarismo, totalitarismo e transizioni verso la democrazia, e della Fondazione PER – Progresso,Europa,Riforme.
Le sue ultime pubblicazioni sono: Un paese in bilico. L’Italia negli ultimi trent’anni (Laterza,2014), Fascismo e antifascismo. Storia, memoria, culture politiche (Donzelli,2018), Il paese dei maccheroni. Storia sociale della pasta (Donzelli, 2019)
Sull’antifascismo ha scritto Discorso sull’antifascismo, Milano, B. Mondadori, 2007.