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Ecco perché la Fed non può salvare gli Usa dal Coronavirus

di Alessandro Maran

 

Mentre il coronavirus alimenta i timori di una recessione economica protratta nel tempo, la Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse (secondo Matt Egan, su CNN Business, potrebbe essere necessario portarli allo 0%: 👉https://www.cnn.com/…/fed-rate-cut-zero-coronavi…/index.html) e, una volta tanto, l’Italia si è guadagnato il plauso per la risposta rapida e mirata.

Ferdinando Giugliano ha scritto infatti su Bloomberg che l’Italia ha mostrato come gestire, economicamente, il virus, ritardando il pagamento di tasse e bollette e delle rate dei mutui bancari nelle zone colpite, e procedendo verso un pacchetto più ampio di misure di sostegno all’economia (👉https://www.bloomberg.com/…/coronavirus-italy-shows-how-to-…).

Ma ci sono seri dubbi che lo stimolo possa aiutare. Come ha scritto, la settimana scorsa, il noto guastafeste Nouriel Roubini (che insegna economia alla New York University), il coronavirus è come una crisi dal lato dell’offerta che non può essere neutralizzata da bassi tassi d’interesse (Financial Times, “Markets are too complacent about coronavirus despite sell-off”).

In questo articolo sul New York Times Binyamin Applebaum sviluppa la tesi. «Un esempio rilevante: la Cina ha chiuso migliaia di sale cinematografiche per limitare la diffusione del virus. I cinema non possono aumentare le vendite dei biglietti diminuendo i prezzi, e neppure il governo può aumentare le vendite tagliando i tassi di interessi per mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori», scrive. Indicando la crisi del petrolio del 1973, Applebaum ricorda che il taglio dei tassi di interesse non ha aiutato nel caso di quella crisi dell’offerta, e «non c’è ragione di pensare» che possano aiutare oggi. In altre parole, sostiene Applebaum, il modo migliore di contenere l’impatto economico del coronavirus è quello di una forte reazione sanitaria pubblica.

Trump, dal canto suo, non ci ha messo molto. Sotto assedio dai critici per la sua risposta sul coronavirus (ha sostenuto, ad esempio, che il virus fosse sotto controllo anche se gli esperti erano di parere diverso), Il presidente Trump ciononostante ha trovato il modo di sfruttare la situazione. Come ha scritto Michael Kruse su Politico Magazine, Trump ha detto ad una manifestazione a Charlotte che il virus ha dimostrato che aveva ragione sull’immigrazione. Il coronavirus ha a che fare con i confini. «Stiamo facendo del nostro meglio per impedire alle persone malate ed infette di entrare nel nostro paese», ha dichiarato Trump, ammonendo, come un Salvini qualsiasi, che «ci sono frange di globalisti che vorrebbero invece mantenere aperti i confini» (👉 https://www.politico.com/…/03/trump-rally-coronavirus-119480).

Alessandro Maran
maran@perfondazione.eu

Già senatore del Partito democratico, membro della Commissione Esteri e della Commissione Politiche Ue, fa parte della presidenza di Libertàeguale. Parlamentare dal 2001 al 2018, è stato segretario regionale dei Ds del Friuli Venezia Giulia.

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