Nel corso dell’estate 2020 si è sviluppato un dibattito politico surreale: una gran confusione tra riformismo e pragmatismo, fino al punto di ridurre il primo alla ricerca del “meno peggio“. Sarebbe opportuno costruire viceversa una analisi più sensata che, a partire dalle fondamenta storico-culturali del riformismo, sia capace di fare i conti con le novità emerse nel contesto politico globale e con le trasformazioni sociali che hanno rimescolato idee e aspirazioni degli elettorati. E poi serve finalmente mettere mano alle riforme necessarie: per esempio, in campo economico, scolastico e istituzionale. In questo quaderno la Fondazione PER offre scenari e proposte per il futuro dell’azione riformista. Le immagini sono di Karan Singh, artista e illustratore australiano, oggi residente ad Amsterdam.
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